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Visualizzazione dei post da gennaio 20, 2013

Per Marte non mettere da parte. Ancora sul cibo degli astronauti.

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Ieri abbiamo affrontato il tema dell'alimentazione degli astronauti con l'aiuto di alcune splendide foto fornite dalla NASA: Mangiare nello spazio. Come risolvere il problema del cibo per gli astronauti . Oggi ho letto che l'agenzia spaziale europea ( ESA ) ha iniziato a progettare la spedizione marziana con la selezione degli astronauti, ha attribuito il nome di marsonauts . Per la missione umana Terra-Marte (e ritorno) prevista per il 2030 il fattore tempo diventa cruciale: tra viaggio e permanenza sul posto la durata della missione si aggira tra i due e i tre anni (a seconda delle finestre di lancio) . Di conseguenza la quantità di ossigeno, di acqua, come pure gli alimenti per il sostentamento degli astronauti e il carburante per ritornare indietro non potranno essere portati dalla Terra .    Per affrontare questo genere di problemi l’Agenzia spaziale italiana ( ASI ) ha presentato domanda di brevetto per un sistema in grado di produrre su Marte sostanze necessa

Mangiare nello spazio. Come risolvere il problema del cibo per gli astronauti

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Esiste un laboratorio che sperimenta nuove ricette spaziali. Si chiama NASA Space Food Research Lab e cura anche la realizzazione delle confezioni, delle posate e dei particolari vassoi indispensabili per l'alimentazione degli astronauti. Ma per una missione su Marte? La risposta è in una ricerca pubblicata nel marzo 2011 sulla rivista Journal of Food Science: Developing the NASA Food System for Long-Duration Missions Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 25 Gennaio 2013    PS Ma per le missioni umane su Marte serviranno enormi scorte di cibo? risposta nel prossimo post: Per Marte non mettere da parte (26 Gennaio 2013). Mangiare nello spazio Cosa mangiano gli astronauti? In space, nobody likes the ice cream (but astronauts will cook fresh vegetables on Mars): The Nasa scientists preparing food for three-year mission to Red Planet Dallo spazio al supermercato: la Nasa studia come conservare per 5 anni il cibo degli astronauti Acqua, cibo e ossige

Volevate l'auto ad aria compressa? Ecco il progetto Hybrid Air

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Le batterie costituiscono il vero limite dell'auto elettrica? Allora cambiamo sistema di accumulo dell'energia. È la scommessa del gruppo francese PSA Peugeot Citroen . Il cuore del sistema è un motore che utilizza l'aria compressa per migliorare l'efficienza energetica . Il sistema Hybrid Air è stato presentato oggi durante la giornata dell'innovazione svoltasi nel parco tecnologico Ve'lizy in Francia. Il motore sarebbe già in grado di garantire consumi dell'ordine di 3 litri per 100 chilometri e emissioni di soli 69 grammi di anidride carbonica a chilometro. L'obiettivo è realizzare entro il 2020 un'automobile in grado di consumare solo 2 litri ogni 100 km . Avete letto bene: 2 l/100 km. Inoltre la nuova automibile promette di sapersi adattare allo stile di guida del conducente. Il debutto di questo sistema è previsto all'interno dei modelli del segmento B nel corso del 2016 . Philippe Varin, presidente del Gruppo PSA, ha svel

Dalla doppia elica a quella quadrupla. Sessant'anni di scoperte intorno al DNA

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Il 25 Aprile 1953 James D. Watson e Francis Crick pubblicarono il loro celebre articolo Molecular Structure of Nucleic Acids. A Structure for Deoxyribose Nucleic Acid (in realtà lo studio si basava sull'analisi delle immagini di diffrazione a raggi X realizzate da Rosalind Franklin ma il contributo della chimica-fisica inglese fu praticamente ignorato) nel quale si descrive per la prima volta la struttura del DNA come una doppia elica . Sessant'anni dopo altri ricercatori di Cambridge dimostrano l'esistenza di  strutture del DNA a elica quadrupla - G-quadruplex - nel genoma umano. Le strutture a elica quadrupla erano già state isolate in provetta ( Shankar Balasubramanian ha pubblicato un articolo su Nature Chemistry il 10 Ottobre 2010: " Small-molecule-mediated G-quadruplex isolation from human cells ") ma nessuno era ancora riuscito a osservarle nelle cellule umane. Per farlo i ricercatori hanno costruito anticorpi sintetici in grado di legarsi a

“La misura del mondo” Gauss e Humboldt, due mostri sacri per un best seller (L'Unione Sarda, 11 Luglio 2006)

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Metti i due più grandi scienziati della Germania illuminista a contatto con la creatività di uno scrittore emergente. Ed ecco un romanzo di successo. La formula magica l’ha trovata Daniel Kehlmann , trentunenne bavarese trapiantato a Vienna, e il suo Die Vermessung der Welt (appena tradotto in italiano da Feltrinelli: La misura del mondo , 254 pagine, 15 euro) ha scalato le classifiche tedesche. Sta andando bene anche in Italia, come non sempre accade ai romanzi a sfondo storico. Uno dei due protagonisti è Karl Friedrich Gauss (1777-1855), nel ritratto, ovvero l’uomo che ha lasciato le sue impronte indelebili nella storia della matematica, dell’astronomia e della fisica. La curva a campana che rappresenta la funzione probabilistica espressione della legge della distribuzione degli errori casuali porta il suo nome. Rilevanti i suoi contributi allo studio del magnetismo terrestre e l’ipotesi, poi confermata sperimentalmente, della non coincidenza tra il polo magnetico terrestre e q